di Francesco Squillace

Le scene del crimine appaiono generalmente mute all’osservatore laico. In qualche caso appaiono sussurrare qualcosa, ma cosa? E, soprattutto, a chi?

Per far “confessare” le reticenti scene del crimine, occorrono avvisati operatori professionali, capaci di “persuadere” le scene del crimine a raccontare la loro verità: la dinamica del delitto.

La Polizia Scientifica agisce in questa direzione, in base agli artt. 348, 2° comma, e al 1° comma dell’art. 354 c.p.p.

Ma quali riflessioni epistemologiche schiude questa importante attività scientifica?

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